Domenica 2 Maggio 2004 alle 15,50 è cambiata la vita di molte
persone:
ad alcuni è stata bruscamente portata via, ad altri è stata
segnata indelebilmente per l'improvvisa perdita di una persona
cara, per altri ancora è stata segnata dall'immagine di un corpo
scomposto, quasi senza forma, steso sull'asfalto accanto ad un
ammasso di rottami dai quali spuntavano le mani di altri corpi
anch'essi senza vita.
Segnata dall'immagine di un altro corpicino (in quei momenti il
corpo di Beatrice mi è sembrato un piccolo corpicino) che accanto
a quello immobile di Alessandro, ancora si muoveva. Quello
sull'asfalto era il corpo di un amico con il quale, insieme a
tanti altri, avevi appena condiviso due belle giornate
attraversando l'italia in sella ad una moto .... la passione che
ci accomunava tutti e che ci aveva portato fin lì.
Nelle dieci ore che lunedì ho passato in moto da Taranto a
Viareggio, confesso che ho visto ben poco delle strade che
percorrevo. Davanti agli occhi mi passavano e ripassavano le
immagini confuse di quei pochi secondi: un improvviso rumore, una
massa scura che rimbalzava da una parte all'altra della strada,
uno schianto, quella massa nera che veniva verso di me e che mi si
è fermata a 2 o 3 metri.
Poi il silenzio, un silenzio irreale rotto da un sibilo (che in
seguito mi hanno detto era il gas che fuoriusciva dall'impianto
della macchina).
Non riesco a ricordare cosa ho pensato in quegli istanti, immagino
che molte cose mi siano passate per la testa ..... ma non riesco a
ricordarle.
Nei chilometri precedenti ero stato un po davanti, un po accanto,
un po dietro alla moto di Alessandro ed a quella di Luisa, poi, ho
visto un trullo ed allora ho pensato di fare delle foto dalla moto
in marcia, inquadrando il mio contachilometri con nello sfondo le
moto di chi mi precedeva ed il paesaggio circostante. Quelle foto
mi hanno fatto rallentare di quel tanto che adesso mi permettono
di essere quì a scrivere. Ecco, lo so è una banalità, ma la nostra
vita è costellata di istanti particolari: questo io credo che non
lo dimenticherò mai.
Pochi istanti di follia di un uomo ed ecco che la vita di tre
persone (fra cui un ragazzino di 12 anni) vola via, e quella di
una donna rimane appesa ad un filo. Questa è la vita.
Pochi istanti di follia di un uomo ed ecco che il bel sogno di 80
persone viene bruscamente interrotto... ed è un brutto, brutto
risveglio. Questa è la vita.
Ma sono sicuro che tutti torneremo ancora a sognare.... in sella
alle nostre moto in giro per l'italia ... ed Alessandro sarà
sempre lì con noi in sella al suo California.
Gigi - NEVADA 750
VIAREGGIO
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